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Romani 8 Racconto di Don Giuseppe, 15 04 02 Dio ci lascia peccare per capire che ci ama Paradosso assurdo Mi viene in mente la scena di Moretti in cui il protagonista si lamenta del discorso assurdo fatto dal prete al funerale del figio: "Se il padrone di casa sapesse l’ora in cui viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa" E Moretti dice : "Ma che frase e’?" Stesso paradosso assurdo, lette letteralmente. Ma la prima, quella di Don Giuseppe, significa che a volte e’ attraverso il male che capiamo il bene. Che non tutti i mali vengono per nuocere. Che con la fame non si ha tempo di pensare a stupidaggini. Che le spine nel fianco ci tengono sulla strada dritta. Che nella sofferenza e’ piu’ logico avvicianare le verit’a della vita. La seconda, quella del prete di Moretti, che non ha certo bisogno della mia interpretazione, essendo un noto passo del Vangelo, significa che noi noi non possiamo sapere quel che sara’ q quindi dobbiamo lavorare sempre al massimo delle nostre possibilita’, come dovessimo rendere sempre conto delle ns azioni. Che tutte le ns azioni sono importanti. Che non bisogna dormire. Gli indiani dicevano: "Oggi e’ un bel giorno per morire". Intendendo che erano con la coscienza a posto. Lette cosi’, diventano frasi positive, di speranza, di sinistra, non retoriche, non reazionarie, non vecchie. A volte, la differenza tra chi sa leggere le Scritture e chi no, sta nel sapere leggere lo Spirito, nello Spirito. A volte la lettera, le cose ch succedono, sono molto diverse dal significato delle stesse, le cose che realmente sono.
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