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C'Era Un Ragazzo

 

 

 

 

 

C’era Un Ragazzo

 

 

The man who shouted Judas
(toni, main narratore)

 

1 - New fan

2 - Dylan alter-ego

 

Video LARS

La STORIA DEL ROCK E DELLA MUSICA DEI ’60 …

CITA LA LOCANDINA IN PRESENTAZIONE DELLA SERATA … E LE NOTE DELLA RISPOSTA CHE SOFFIA NEL VENTO SONO L’INCIPIT DI QUESTO TRIBUTO VERSO CHI HA LASCIATO UN INDELEBILE SEGNO SOCIALE.. CULTURALE.. MUSICALE… DAI 60 IN POI. CHI HA VINTO  1 OSCAR  11 GRAMMY  1 PULTIZER   A CHI E’ CANDIDATO DA ANNI AL NOBEL PER LA LETTERATURA.. E CHE HA VINTO (UNICO ROCKER) IL COSIDDETTO NOBEL PER LA MUSICA (il prestigioso Polar Music Prize).

STO PARLANDO DI MR. ROBERT ALLEN ZIMMERMANN, EBREO DI DULUTH-MINNESOTA, IN ARTE BOB DYLAN.

UN ARTISTA ATIPICO SPESSO APATICO NONCHE’ APOLITICO(specie negli ultimi tempi) E COMUNQUE SEMPRE ANTIPATICO!

QUELLA DI STASERA NON SARA’ UNA SERATA MONOGRAFICA E NEPPURE CRONOLOGICA E SI SVOLGERA’ SECONDO UN PERCORSO, UN FILO CONDUTTORE CHE SPAZIERA’ DALLE “CANZIONI STORICHE” DI DYLAN AL SUO RAPPORTO CON IL RNR, COL CINEMA, GLI AMICI, CON L’ITALIA…. (QUESTA CHICCA VE LA TENIAMO PER ULTIMA)…

FINE DEI DISCORSI ! (per adesso…)

E VADO A PRESENTARVI I MIEI AMICI DI PALCO …

Signori… XXXX   IL MIGLIOR …

Mr.Tambourine Man

 

La guerra

La bomba atomica ha alimentato l'intero mondo che è venuto dopo di essa. Ha dimostrato che erano possibili uccisioni indiscriminate di massa, mentre se tu guardi le guerre combattute fino a quel periodo, dovevi arrivare a vedere qualcuno per potergli sparare o per poterlo mutilare. Con la bomba atomica l'uomo, improvvisamente e per la prima volta, aveva il potere di distruggere totalmente il genere umano... Credo che questa cosa abbia alimentato tutti gli aspetti della società. So che ha dato origine alla musica che suonavamo. Tutti quei primi artisti rock'n'roll erano tutti alimentati dalla bomba atomica. Jerry Lee, Carl Perkins, Buddy Holly, Elvis, Gene Vincent, Eddie Cochran... Erano pieni di velocità e di furia e le loro canzoni erano tutte sul filo del rasoio. La musica non era mai stata così prima. Dal punto di vista dei testi c'erano stati i cantanti blues ma Ma Rainey non cantava le cose che cantava Carl Perkins, o Jerry Lee. Nessuno cantava quel tipo di fuoco e di distruzione. E hanno pagato un prezzo altissimo per tutto ciò"

 

Sono nato nel 1943. Mio padre non lo ricordo. Partì per la guerra e non tornò più. "La guerra è una cosa brutta che mangia le persone", mi spiegò mia madre.

Quando fui grande abbastanza mi portò a scuola. Mi piaceva la scuola. Soprattutto il gioco della bomba. Se scoppia una bomba atomica - diceva la maestra - tutti sotto i banchi, occhi chiusi e le mani sulla testa. Poi fischiava e tutti saltavamo sotto i banchi. Io però ridevo e sbirciavo un pochino.

"Cos'è la bomba atomica?" chiesi un giorno alla maestra. "E' quella cosa che ci ha fatto vincere la guerra. adesso ne avremo tante qui a difenderci", rispose lei.

Quando mia zia Louise aveva vinto una capretta alla lotteria,
l'aveva portata a casa e si era quasi mangiata il divano. Noi avevamo vinto la guerra e dovevamo tenerci in casa una bomba così tremenda? Dovevamo tenerla anche se mangiava le persone? Cominciai a piangere di terrore finchè mia madre non venne a prendermi. Parlò con la maestra e le urlò che non mi avrebbe più mandato in quella scuola.

Hard rain

 

 

ALBERT EINSTEIN(10)

Non so come si combatterà la terza guerra mondiale. So come sarà combattuta la quarta: con pietre e clave.

Blowin’ In The Wind

 

Il testo

The Times they are a-changin'

 

La chitarra elettrica

Nel 1948 la Columbia introdusse sul mercato i dischi di vinile a 33 giri da 20 minuti per lato. Una rivoluzione rispetto a i vecchi fragili piatti di gommalacca da neanche 5 minuti per lato.

(lettore 2)

La Rca rispose con piccoli dischi di vinile da 12 centimetri e mezzo che contenevano una canzone per lato. L'ideale per un mercato di giovani, neri e poveri.

(lettore 1)

Nel 1951 Ike Turner incise a Memphis "Rocket 88" negli studi di Sam Phillips.

Sam Phillips un giorno disse:

SAM PHILLIPS

"Trovatemi un bianco che canta come un nero e farò un milione di dollari"

That's alright mama

 

I neri

A casa di mia madre non c'era la televisione, neppure il grammofono, solo la radio che però non trasmetteva mai la musica che sentivo per strada. Mia madre ascoltava del jazz che la metteva in allegria ma mai quando c'era mio zio. "Quella è robaccia da negri" …. aveva urlato una sera, minacciando di fracassare l'apparecchio. A mio zio non piacevano i negri. Diceva che stavano rubando tutti i lavori, perchè lavoravano di più e a meno. Ma non diceva mai quali lavori erano e quali avrebbe fatto lui. Un giorno venne a casa in divisa. Disse che andava in guerra. Un posto lontano chiamato Corea. "Quei maledetti cinesi hanno invaso Seul!”….  aveva urlato ancora. La mamma pianse. Io anche. La guerra non se lo mangiò. Non tutto. Gli morse un ginocchio, gli masticò via il sorriso e gli lasciò una medaglia delle Nazioni Unite, perchè quella volta erano loro a combattere in Corea. Mio zio non parlava più. Con nessuno. Non si arrabbiava più se alla radio suonava il jazz o se io cantavo qualche verso imparato dai suonatori di chitarra e bottiglia. Un giorno per strada vide un signore che usciva da un negozio urtare di proposito un negro e prenderlo a calci urlandogli:

2. DANIEL

"Stai al tuo posto negro!".

1. JACK

Mio zio si avvicinò e cominciò a picchiare l'uomo elegante, una due cinque dieci volte, che lo dovettero fermare in sei. La polizia lo riportò a casa e lo sceriffo disse a mia madre che era solo per la medaglia che non lo arrestava quella volta. Mia madre gli fasciò i pugni sanguinanti. Lui pianse.

2. DANIEL

"Ero su quella maledetta collina e sparavano sparavano e urlavano e io sentìi come se una mazza da baseball mi avesse portato via un ginocchio. urlai e urlai e stavo lì nel fango e vedevo il mio sangue e sentivo i colpi che volavano attorno. E poi mi sentìi sollevare, trascinare e buttare al riparo. Era uno dei nostri. Con la faccia nera come la pece. Mi sorrise. E mi cadde addosso. Mi aveva salvato e  l'avevano preso. E mi stava sopra. Morto. E il sangue. Non riuscivo a capire qual era il suo sangue  e quale il mio. Era tutto uguale - urlò - era tutto uguale!"

 

Mi piaceva andare in giro con mio zio Spiro. Lui non era stato mangiato e mi portava a fare le commissioni. C'erano tante finestre con appese delle belle stoffe colorate e delle stelle: "Sono famiglie che hanno avuto morti in guerra, degli eroi, come tuo padre", aveva detto mio zio. Io non capivo. A me sarebbe piaciuto un papà vivo, non un eroe morto. Di un eroe morto uno cosa se ne fa?

Un giorno zio Spiro disse che andavamo nel quartiere dei negri. I negri erano dei bambini come me ma mooooolto più abbronzati. Mi piaceva l'autobus. Corsi subito dietro perchè volevo vedere le cose diventare piccole, ma lo zio urlò: "Vieni qui davanti, quelli dietro sono i posti dei negri!". E poi mi fece vedere la scuola dei negri, dove i bambini giocavano dondolandosi su una gomma appesa a un albero e le case dei negri tutte rotte e in mezzo al fango che sarebbe stato divertentissimo giocarci. Seduto in strada c'era un signore molto scuro e molto vecchio che suonava una chitarra con un coltello e un pezzo di bottiglia. Non era come la musica che sentivamo a scuola. Era strana. A me sembrava bellissima. Ma mio zio mi tirò via: "Vieni via! quella è musica da negri". E io pensai che non era giusto che i negri avessero tutte quelle belle cose per loro e io no.

Rock around the clock

 

 

1. JACK

Per me sul giornale dello zio c'era di interessante solo una pubblicità: Un pezzo di legno sagomato con un manico e sei corde e la scritta "la chitarra elettrica di Les Paul"

 

LES PAUL

"In realtà tutto quello che avevo cercato di fare era uno strumento che tu potevi pizzicare una corda, uscire di casa, farti un caffè, tornare, e quello stava ancora suonando" 

EFFETTO-04   : FEEDBACK CHITARRA (10 secondi) walter deve partire un po’ prima !!!  

 

1. JACK

Arrivato a casa rischiai la pelle collegando la vecchia chitarra dello zio a un cavo elettrico di una lampada di mamma. Ero giovane, entusiasta e idiota. Infilai la spina e invece di saltare io , saltò la corrente in tutto il quartiere. Qualche giorno dopo si presentarono a scuola due tizi vestiti di nero a farmi domande. Volevano sapere se avevo mai visto mio zio armeggiare con oggetti adatti al sabotaggio. Se parlava mai lingue strane e se sapevo se era comunista. Io risposi che sapevo che era stato morso in guerra e che faceva il barbiere. Ma non andarono via con aria soddisfatta. Un giorno a mio zio fu tolta la licenza da barbiere. Io però sapevo che la musica in giro stava cambiando e anche il petto della mia compagna di banco.

 

Nel 1958  Fu eletto papa Giovanni XXIII  detto il papa buono.  Chuck Berry incise "Johnny B. Goode", che si poteva tradurre: Giovanni sii buono. Io andavo sempre da mia mamma a urlarle: come si chiama il Papa? e poi attaccavo a cantare "Go Johnny Go Go Go..." e lei si arrabbiava e fingeva di inseguirmi con la scopa. Qualche mese dopo la corte suprema decise che bianchi e neri dovevano frequentare le stesse scuole. Peccato essere cresciuto ormai. Mi sarebbe piaciuto andare in quella scuola con uno pneumatico per altalena...

Johnny B.Goode 

 

 

 

 

Letteratura Americana

Finalmente trovai il coraggio di chiedere al gestore di esibirmi. "Guarda quando c'è un posto libero in cartellone, ma non tra venerdì o domenica", rispose. Era tutto pieno. Blind Boy Grunt, Bob Landy, Jack Frost, Robert Dillon, Bob Dylan. Niente da fare. Mi misi ad ascoltare questo Blind Boy Grunt la prima sera. Era un ragazzo  strano dai capelli ricci che cantava strane canzoni blues parlate. La seconda sera era in cartellone Bob Landy. E arrivò lo stesso ragazzo  a cantare canzoni folk nello stile di Woody Guthrie. Terza sera, Jack Frost: stesso ragazzo stesso stile. Quarta sera, sempre lui, ma con delle canzoni di protesta, quinta sera, ancora lui: ero  davvero incazzato, ma le sue canzoni avevano qualcosa di particolare di strano, di diverso da quello che avevo mai ascoltato prima. Gli andai vicino: "Ehi tu, Bob Dylan, Jack Frost, Blind Boy, ma come diavolo ti chiami?". E lui: "Robert Zimmermann, ma non dirlo a nessuno amico". Stavo per picchiarlo.

 

Quel ragazzo, Bob Dylan, era di casa da Gerde's. ogni tanto venivano ad ascoltarlo strani personaggi e lui si sedeva al loro tavolo. Io portavo da bere. "Hai mai conosciuto dei veri poeti?", mi disse un giorno. "Eccoli qua: Allen Ginsberg, Gregory Corso, Jack Kerouac, questa è la vera poesia americana". A un lato del tavolo una giovane signora italiana rideva alle loro battute. "Noi siamo Beat, Nanda, ma non siamo battuti, siamo beati", le aveva detto il più ubriaco di loro. Poi quello con la grande barba e gli occhiali tondi, Ginsberg, mi pare, disse a Dylan, "tu devi insegnarmi i blues amico, e io ti  spiegherò i segreti della metrica poetica", e si alzò a declamare: ...

 

«Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche/trascinarsi per strade di negri in cerca di pere rabbiose,/hipsters dalla testa d’angelo ardenti per l’antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte...     Bisogna allargare l’area della coscienza, togliere le serrature dalle porte. Togliere anche le porte dai cardini!

Subterranean homesick blues

 

 

Il teatrino

qualche anno fa la rivista considerata la bibbia del RnR decise di stabilire in maniera ufficiale, definitiva e non discutibile (enfatizza il tono) quali fossero i 500 brani piu’ importanti nella storia del rock.
(pausa enfatica, io e Fabrizio facciamo cenni di meraviglia, anche accompagnati da *ah!*, *pero’!*)
(si gira verso di noi):
Si’, si’, stilarono la classifica di questi 500 brani e…..sapete cosa stavo pensando?  dato che abbiamo un pubblico meraviglioso, il teatro e’ caldo ed accogliente, voi siete un band eclettica (io e Fabri allarghiamo le braccia come a confermare)

…..(pausa) beh, direi che potremmo farle tutte e 500 (scandisce bene le parole, entusiasta), che ne dite?
Beppe: *io direi in versione estended play, cosi’ sverniamo (o aspettiamo/passiamo l’estate…..a seconda dei tempi) qui*
Tony: (fingendo di riflettere) *Si’, forse si’, forse ci mettiamo troppo….*
Beppe: *guarda, facendo un calcolo approssimativo circa 100 ore, in tre giorni ce la caviamo; se il pubblico assicura la ola per tutto il tempo, diventa il concerto piu’ noioso di tutti i tempi ma andiamo dritti sul Guinness dei primati*
Tony: *si’, mi sa che non si puo’……sai che facciamo?
facciamo solo un accenno alla top 5, ok? Tanto ve la ricordate, no? (cenni di ovvio riconoscimento da parte di me e Fabri, con cenni di intesa tra di noi)
Chi c’era al 5° posto ?  TUTTI MUTI e cenni di IO NON LO SO

Ok Ok facciamo così : coinvolgiamo anche Raffa il nostro grande fonico .. raffa .. manda il contributo audio del 5° posto… vediamo se il pubblico la riconosce… MP3  ok ok Era … what’s going on di marvin gay  (cenni di parziale assenso, come a dire che non ci piace tanto)  un pezzo morbido, elegante, soul (si ferma sulla parola)….cosa volete che sappia di soul, cioe’ musica dell’anima, questa band di straccioni rockettari???

E Chi c’era al 4° posto ?

un altro pezzo soul, un po’ piu’ forte, ma sempre un pezzo soul…. quindi tu, Beppe, metallaro fallito, non la conosci di sicuro, no?*
(beppe fa cenno di essere totalmente impreparato)

Dai raffa .. manda il contributo audio del 4° posto…  MP3 

ok ok Era … 

Beppe DURANTE l’audio : *ah, respect, no, no, la conosco benissimo*  (accenna il ritornello con le mosse del balletto del film BB)
Tony: *vabbe’, Respect di aretha Franklin  questa la conosceva, dai….

Passiamo Ora… al 3° posto e qui mi gioco il jolly e son sicuro che fabrizio rispoli se la ricorda… (l’ha provata prima.. ride ammiccando)  vi dico solo che la sua interpretazione è da… penòti..   (FABRI = IMAGINE)

Quindi Fabri , ti ricordi anche cosa c’era al 2° posto ?

Fabry: *si’, certo, come no!*
(accenna senza tentennamenti a Black In Black)
(la band lo segue ….Tony si mette le mani nei capelli)
Tony: *no, no, no, questo e’ metallo, cavolo….stiamo parlando di rock!!!*
(Fabry finge di scusarsi)
Possibile che non ricordi?
E’ un pezzo che sai fare benissimo, l’abbiam provata prima!!!*
(finge di arrabbiarsi sconfortato, ma Fabri attacca subito
con la prima strofa di Whole Lotta Love, di nuovo gesto di sconforto di Tony che assiste impotente alla strofa e poi ferma tutti ad ampi gesti:

NO!!! NO!! Ma che band di metallari mi ritrovo, qui???
Daaaai!!! E’ un nome famosissimo, il pezzo comincia per S e anche chi lo interpreta…

Beppe: *samina-mina e-e waka waka e-e* (accenna a waka waka…)
Tony: *MA COS’E’???*
Beppe: *Shakira….Samina-mina…..nome per esse, titolo per esse…..* 
Tony: *Ma no, no!!!  Parlavo di un gruppo!! ,
Fabri: *ah, un gruppo rock……titolo che comincia per esse: eccolo!!!*
(Smoke On The Water, tutta la prima strofa con Raffa)

(Tony rassegnato…..poi ascolta ammirato e quando riprende esce dalla finzione)
*Vabbe’, bravi, dai, non l’avete fatta male.
Il pezzo pero’ non era Smoke On The Water, ma (si rivolge alla platea) ovviamente Satisfaction, dei grandi Stones
(Beppe lo interrompe accennando al riff sull’acustica)
NO! Adesso questo non lo fate e torniamo seri! Pero’  tutto questo solo per arrivare al primo posto…

E SIAMO AL PRIMO POSTO.

E’ ovviamente UN PEZZO DI DYLAN…

PER QUESTO PEZZO SI NARRA CHE DYLAN SI ISPIRO’ ALL’ARMONIA DELLA BAMBA (1958 richie valens) E ALLA STRUTTURA DI UN FAMOSO PEZZO DI MUDDY WATERS DEL 1950 CHE ISPIRO’ I  SIGG.RI JAGGER-JONES-RICHARDS

PER IL NOME DA DARE AL LORO GRUPPO…

Quindi , come si dice nelle grandi occasioni…

..….AND THE WINNER IS……    

Imagine
Whole Lotta Love
Smoke On The Water

Like a Rolling Stone

 

Il Village

Avevo detto a tutti che a diciott'anni sarei scappato di casa. Non volevo vedere il mondo.  Non mi interessava Cuba e la rivoluzione dei barbudos di Castro e Che Guevara che avevano cacciato Batista. Volevo vedere New York. La grande Mela era la città delle occasioni, e lì magari una chitarra elettrica d'occasione l'avrei trovata. Il posto degli artisti di New York era il Village, pieno di gente strana, che guardava me come se fossi strano io. Trovare lavoro non era difficile. Mi misi a fare il cameriere in un locale folk, con la promessa un giorno o l'altro, di usare il palco per intrattenere il pubblico. Il locale era frequentato da scrittori, artisti, cantanti folk, poeti e ubriaconi. Ogni tanto qualcuno prendeva la chitarra, sedeva sullo sgabello e cantava. Da Gerde's succedeva questo e altro.

Just like a woman

 

Ho ripercorso

QUESTO PEZZO ME LO DEDICO PERCHE’ MI RICORDA UNA VACANZA A NY DI 1 ANNO FA

COME VEDRETE SU ALCUNE SLIDE , SONO ANDATO PROPRIO SULLE TRACCE DI BD, AL VILLAGE, AL CAFÉ’ WHA, IN WASHINGTON SQUARE SULLA FAMOSA PANCHINA, E SOPRATTUTTO A RIFAR LA FOTO DI BOB E SUZE ROTOLO (la morosa , morta qualche mese fa) SULLA NEVE IN ST.JONES STREET  (ANCH’IO LO’HO FATTA CON LA MIA SUZE);

SIAMO NELLA SEZIONE AMICI E TRA I PIU’ PROFONDI E RISPETTOSI AMICI DI DYLAN NON POSSIAMO NON ANNOVERARE  ERIC CLAPTON A CUI DYLAN “CEDETTE” DUE STUPENDI PEZZI (BORN IN TIME E SIGN LANGUAGE) CHE CLAPTON PUBBLICO’ NEI SUOI ALBUM –

FORSE PER SDEBITARSI CLAPTON GLI DEDICO DAL PALCO DEL MADISON SQUARE GARDEN , IN OCCASIONE DI QUEL FAMOSO EVENTO DEL ’92 (tributo 30th di carriera) – UNO DEI PIU’ FAMOSI ED EMOZIONANTI PEZZI D’AMORE SCRITTO DA DYLAN…, ISPIRATO DAI LUOGHI DI CUI PARLAVO PRIMA…

E CHIEDO ALLA SPLENDIDA CHITARRA E VOCE DI FABRIZIO RISPOLI DI DEDICARMI… LOVE MINUS ZERO NO LIMIT !

Love minus zero - no limit

 

Droghe, protesta ed lsd

2. DANIEL

Il 16 giugno 1967 a Monterey in California si tenne il primo grande raduno di musica pop organizzato dai Mamas and Papas , il gruppo di "California Dreamin'".

1. JACK

Avevo comprato la mia prima chitarra elettrica. ne ero molto orgoglioso. Una Gibson Les Paul come il nome di chi l'aveva inventata. A Monterey c'erano duecentomila ragazzi.  Tutti suonavano gratis e l'ingresso era solo 1 dollaro, per beneficenza.  Era un bel periodo. Erano tutti pieni d'amore, forse per dimenticare la stupida guerra che stava mangiando i nostri amici. Ci vestivamo di fiori. La musica e i colori sembravano la cosa pià importante contro il mondo grigio e silenzioso. Giravano anche tante altre cose. Lsd prevalentemente. L'acido sembrava farti vedere le cose in maniera diversa, ma a me non interessava. Io volevo vedere  e sentire le cose esattamente com'erano. Non mi interessava espandere la mente con la chimica. Bob Dylan mi aveva insegnato un altro modo. Andava in biblioteca e leggeva di tutto…Rimbaud , Verlaine , Whitman , Faulkner , Dylan Thomas , Kerouac, Burroughs .   Ecco forse è questo che ho imparato da Bob, da Allen, da Nanda   quella signora italiana che salutava sempre dicendo Peace and love, pace e amore. A leggere. Ad ascoltare. A vedere il mondo da più punti di vista.

2. DANIEL

Sul palco di Monterey salì un'intera generazione di nuovi musicisti e cantanti: Janis Joplin, Otis Redding, Booker T & The MG's, il maestro indiano di sitar Ravi Shankar, gli Who,  Jefferson Airplane,  Simon & Garfunkel,  Country Joe, i Byrds, Buffalo Springfield e Mamas and Papas. Fra il pubblico c'era Brian Jones dei Rolling Stones, e musicisti dei Doors e dei Beach Boys.

1. JACK

Mi sarebbe piaciuto vedere i Beach Boys, ma erano andati nel pallone dopo che  Beatles avevano fatto uscire Sergent Pepper.

2. DANIEL

Brian Wilson ci teneva a essere il migliore, ma quell'album, Sgt Pepper, aveva spiazzato tutti. C'erano dei suoni incredibili, l'orchestra che si fondeva col gruppo e tutti i pezzi erano legati fra loro. E' come se si fosse aperto un nuovo mondo. E poi i testi. Da quando avevano incontrato Bob Dylan, i Beatles avevano cominciato a scrivere in maniera diversa. Più intelligente.

1. JACK

Sarà stata l'erba che Bob gli aveva fatto provare. Per loro era la prima volta.

Mr.Tambourine man

 

Tre giorni nel fango, sotto la pioggia, a mangiare razioni di emergenza in mezzo a gente strafatta e mezzo milione di persone che ci camminavano sopra. Gina non me l'ha più perdonata. In più avevo speso un sacco di soldi per i biglietti e lì tutti entravano gratis. Non eravamo neanche a Woodstock, vicino a casa di Dylan, ma a Bethel, cento chilometri più in là. Però la musica non era male. Ci hanno girato anche un film e fatto dei dischi. Nella foto al centro dell'album io sono il tremilaquattrocentesimo da destra contando seimila dall'alto. Almeno credo. Ed eravamo tutti insieme, liberi e in pace. Forse era per questo che avevamo marciato, pensato scritto, combattuto in tutti questi anni. Un grande calcio al razzismo, alle convenzioni, al consumismo. Pace e amore e musica.

2. DANIEL

Ehi ragazzo spostati un po' da lì, stiamo girando un film. ci facciamo un sacco di soldi con questa roba! Ehi tu manda la pellicola al montatore nuovo, come si chiama? Martin qualcosa. Ah sì, Scorsese! Digli che poi lo chiamo e gli spiego come deve fare.

Have you ever seen the rain

 

Cinema

Hurricane

 

SIAMO ALLA FINE E PROPRIO CON L’ITALIA CHIUDIAMO --- SEMBRERA’ STRANO MA INNUMEREVOLI SONO I PEZZI DI DYLAN TRADOTTI E CANTATI IN ITALIANO A PARTIRE DA UN PEZZO CHE E’ DIVENTATO UNA DELLA CANZONI RELIGIOSE PIU’ DIFFUSE DA NOI DAL TITOO “RISPOSTA” CHE ALTRO NON E’ CHE LA TRADUZIONE DEL PEZZO INIZIALE blowin…

FACCIAM COSI’ .. VOGLIO METTER ALLA PROVA IL NOSTRO PROF BEPPE.. MI DARESTI L’EQUIVALENTE IN INGLESE DEI PEZZI CHE ORA CITO ?

Beppe: *ok, proviamo*
Tony: *la risposta è caduta nel vento*
Beppe: *the answer just fell down into the wind*
Tony* No, cos’e’ ‘sta roba?

Beppe: * la traduzione di la risposta e’ caduta nel vento*
Tony: *Ma no, era Blowin’ In the wind!*
Beppe: *vabbe’, se sbagliano le traduzioni e’ colpa mia?*
Tony: *ma dai, era il grande……vabbe’, poi ci sono I Kinks, Bambina non sono io*
Beppe* questa la so, it ain’t me babe*
Tony: *bravo!..... E poi G PETTENATI E GLI art31 hanno registrato come una pietra che rotola*
Beppe: *anche questa la so: Like a Rolling Stone*
Tony: *e i Nomadi?*
Beppe: *The Nomads!!!*
Tony: *ma no!!! (sconsolato)…intendevo dire….fammi finire…..I nomadi hanno cantato *ti voglio*
Beppe: *ah, I want you!!!*

Tony: *ok……poi c’e’ GUCCINI che ha scritto *farewell*
Beppe: *farewell. Si dice farewell anche in inglese!!!
Tony: *si’, vabbe’…..*     poi c’e’ Mogol…..(storia di Mogol)….e poi  DE GREGORI che ha fatto diventare winterlude BUONANOTTE FIORELLINO*
Beppe* Goodnight, tiny flower*
Tony: *ma no, buonanotte fiorellino non e’ una canzone di dylan; intendevo dire che BF e’ praticamente la versione italiana di Winterlude!!!
Vabbe’……e sempre di Gregori c’e’: *se la vedi salutala per me*
Beppe: *If You See Her, Say Hello*
Tony: *bravo…. Vedi, se ti impegni?....ma soprattutto c’e’ l’autore piu’ dylaniano in assoluto, cioe’

DE ANDRE’ (+FAMOSO..) con DESOLATION ROW che diventa VICOLO DELLA POVERTA’ E ROMANCE IN DURANGO (nun cchiàgne …)………..
Beppe: *dite che la conoscete, senno’ la canta davvero*
Tony: *perche’? senti che bella…..(e la accenna)…

(….more about RAINY DAY!!!)

Rainy day woman 12&35

 

SEZIONE AMICI E A PROPOSITO DI AMICI..

DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO CHE AI NEMICI CI PENSO IO.

UN PICCOLO PASSO INDIETRO… SIAMO AD INIZIO DEI 60 E DYLAN E’ GIUNTO DA POCO A NYC ,  FREQUENTA IL VILLAGE...e uNO DEI PRIMI A PRENDERLO SOTTO LA SUA ALA E’ UN OMONE, UN CHITRRISTA CANTANTE CHE IMPERVERSA NEI LOCALI, UN MITO PER IL VILLAGE . SI CHIAMA DAVE VAN RONK – DYLAN LO SENTE ESEGUIRE UN PEZZO , UN TRADITIONAL addirittura del secolo precedente e .. ZAC! GLIELO RUBA..

SISSIGNORI GLIELO RUBA, DICIAMO CHE GLI RUBA L’ARRANGIAMENTO.. E LO PROPONE NELLE SUE PRIME SERATE E NEL 61 LO INSERISCE ADDIRITTURA NEL SUO PRIMO ALBUM (BD).

IN REALTA’ UN PICCOLO SACCHEGGIO  (AMICHEVOLMENTE PARLANDO) LO FECERO QUALCHE ANNO PIU’ TARDI I NOSTRI POOH. SISSIGNORI.. LO INSERIRONO NEL 2008 NEL LORO ALBUM BEAT-REGENERATION CON IL TITOLO “LA CASA NEL SOLE”….

IN REALTA’ IL VERO FURTO FU PERPETRATO AI DANNI DI ERIC BURDON & THE ANIMALS…

LORO SONO GLI AUTORI DELLA house of rising sun   click FATTA COME TUTTI LA CONOSCONO OGGI..

House of rising sun

 

 

Domenica sera suonarono gli Who. Una tempesta. La più forte band  elettrica che avessi mai sentito. Il chitarrista roteava il braccio colpendo le corde come la pala di un elicottero e il batterista era completamente pazzo.  Alla fine aveva rovesciato la batteria sul palco mentre gli amplificatori emettevano fumo. Credevo che non avrei mai visto nulla di più forte. in vita mia. Invece c'era. Suonò dopo di loro  e giuro in vita mia non avevo mai neanche pensato che una chitarra elettrica si potesse suonare in quel modo. Era nero, di Seattle, amico degli Animals e raccomandato da Paul McCartney. Fece una versione strepitosa di Like a Rolling Stone di Dylan e finì lo show dando fuoco alla chitarra. Sapevo che non avrei mai più dimenticato quel nome. Jimi Hendrix.  Me ne andai con ancora nelle orecchie quei blues e  negli occhi  l'immagine di lui che suonava dietro la testa, sotto la gamba, con la bocca enorme e la lingua.  Trovai al cancello un ragazzo. Gli diedi la mia Gibson e gli dissi "Prendi questa. E' tua: bruciala".

All along the watchtower

 

finale

Knockin on heavens’doors

 

Encore:

Just like Tom Thumb's Blues

Highway 61

 

 

The man who shouted Judas & a new fan

Webermann & the man who shouted Juda

The man who shouted Judas & Dylan alter-ego

Ruotolo & Baez

Ruotolo & new wife