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Beppe, risposta a Giorgia, 15 05 2004


> è un film per dylaniani, un po' sì.

Mah, non so, Giorgia.
Io sono un po' bastian contrario di natura, un po' anarchico nel mio
fideismo, lo so.... :-))), pero' non riesco ad accettare l'etichetta di
*fan* (di per se' negativa), figurati quella di far parte di un gruppo che
giudica una cosa *a prescindere*, perche' e' dylaniana, insomma.
Se un film e' bello e' bello, se e' brutto e' brutto, non credo che possano
esistere *film per dylaniani*
Se e' un documentario musicale, e' un altro discorso (e' un po' il caso di
*eat*, *renaldo*, don't look bk*) ma se e' un film, deve essere un film
*vedibile*, non si puo' chiedere la discografia di Dylan all'ingresso.
Se Dylan riesce a fare un bel film, bene, senno', per me, potrebbe anche
farne a meno.
Non lo *perdono* perche' si chiama Dylan.
Non faccio parte ( e me ne vanto) di quelli che pensano Dylan sia bello,
grande pittore, grande scrittore, grande chitarrista solista.
Io trovo *Tarantula* una bufala enorme, una scopiazzatura mal risucita di
Joyce; penso che se Dylan non suonasse la chitarra (almeno sui dischi)
sarebbe meglio, (Desire, ah, Desire, con quella band immensa, Rivera al
violino,la Rolling Thunder a fare tremae i polsi, those were the days......)
Trovo i suoi disegni appena accettabili e come attore/interprete lo trovo
mediocre ad esser generosi.
Ma quel che mi irrita dell'*integralismo* e' il fatto che, alla fine, e' la
cosa che piu' ferisce l'artista in questione.
Io amo Dylan dal '66 e, incondizionatamente, dal '74.
Lo amo perche' quello che mi fa provare *desire* non lo provo con nessuna
altra cosa al mondo.
Perche' la grandezza dei testi di *blonde* e *blood* sono a livello di
letteratura altissima.
Ma se la prima cosa e' soggettiva, la seconda e', in un certo senso,
*oggettiva*.
Dylan *é* uno dei grando artisti del secolo, che a me piaccia o meno.
Se, viceversa, io dicessi che Dylan *è* (non che io penso sia, intendo che
*e'*) uno dei piu' grandi chitarristi, beh, automaticamente svaluto la sua
grandezza reale.
Perche' se dico che e' un grande chitarrista, beh, significa che il mio
giudizio non e' lucido, e quindi non lo e' neanche per i testi e per le
canzoni, invece *oggettivamente* grandissime.
Ecco, per questo io non saro' mai un *fan*, saro' sempre un amante, un
ammiratore, un ascoltatore, uno studioso, ma sempre critico, anche
ipercritico.
Lo canto, lo suono, lo ascolto, ne parlo, ne discuto, lo studio.
Non lo idolatro.
Perche' lo rispetto troppo per farlo.
Si idolatrano le boy bands, non Bob Dylan.

Vorrei sentire anche cosa ne pensano Michele, Jokerman, Marco e gli altri.
Queste cose le ho dette tre anni fa nel NG internazionale ed ho ricevuto
consensi privati ma, in *pubblico*, soprattutto critiche.


Beppe, Opinabili sono Gastronomia e Religione, 16 05 2004

> > Se e' un documentario musicale, e' un altro discorso (e' un po' il caso
di
> > *eat*, *renaldo*, don't look bk*) ma se e' un film, deve essere un film
> > *vedibile*,
>
> [[[AAARRRRGHHH!!! scusa se ci piazzo una puntualizzazione *tecnica*, ma
> davvero, mi viene l'orticaria a leggere di distinzioni sì feroci fra
> documentario e film... I DOCUMENTARI SONO FILM, nel puro senso della
parola,
> sono opere d'arte, sono racconti con una loro sceneggiatura, i loro attori
> (sociali), la loro messa in scena... certo non bisogna confondere il film
> documentario con la monografia di MTV sulla star del rock che è tutta un'
> altra sbobba :-)
>
> e DLB, l'ho sempre detto, è uno dei capolavori del Cinema...
>
> chiusa parentesi menosa!!]]]


:-)))
Perche' menosa?
Sono discussioni interessantissime!
Era ora, anzi!
:-)))
In merito:
certo che i documentari SONO film, e' quello che dicevo a Michele, in
sostanza.
Il cinema e' cinema, un film e' un film (che sia documentario o scena fissa,
o fitto di dialoghi, o fratelli Vanzina)
Il mio punto era che, se lo PRENDIAMO come docuemntario,  cambia l'ottica
del giudizio.


> > Io trovo *Tarantula* una bufala enorme, una scopiazzatura mal risucita
di
> > Joyce;
>
> mmmh...
>
> ti riferisci all'"Ulisse"???
> personalmente non credo sia la pietra di paragone più prossima... non so
> nemmeno in che rapporti fosse Bob con James, se lo conoscesse a fondo, lo
> amasse, se ritenesse opportuno ispirarsi a lui...
> certo so che il simbolismo francese e i poeti beat, il cinema underground,
> gli allucinati anni Sessanta ed il circo mediatico connesso, e soprattutto
> Borroughs, con la tecnica del *cut up*, sono stati il terreno variegato in
> cui ha ficcato le radici Tarantula...
> Joyce - magari mi sbaglio - mi pare un po' lontano...

E' lontano, si'.....ma non per scelta, temo.
Ma perche' il buon Dylan non c'e' *riuscito*, a mio avviso.
Il modello, dai, e' quello, non Burroughs o Pynchon, che hanno usato si' il
cut up, ma all'interno di una narrazioneprecisa.
*Tarantula*, invece, e' vero flusso di coscienza.
Forse non *ulisse*, forse *finnegans*, certo non autori della beat
generation, dai.

E poi, al di la' della discussione accademica:
ma a te Tarantula piace veramente?
Come libro, eh!
:-)))
Non dirmi che ti piace perche' NON e' un libro!
:-)))


> sul discorso soggettivo/oggettivo non sono mai intervenuta prima perché è
> troppo complesso, ed ammetto d'avere i miei limiti di scrittura... meglio
> parlarne vis a vis :-)
..............................(CUT).........................................
...................
> ma il succo è: il termine *obiettivo* mi sta molto assai sul gozzo.


Potra' anche starti sul gozzo, ma l'arte e' una delle cose meno soggettive
che esistono, dai, ammettiamolo.
Facciamola finita col *de gustibus* per cui uno puo' dire che Pupo e' piu'
bravo di Dylan.......
Opinabili sono la religione e la gastronomia, non l'arte



Beppe,. risposta a Giorgia, 17 05 2004

 

> e tu? come sei messo a *malattia*?!?!??!??
> fuori numeri e percentuali, please, che qui non me la
> racconti giusta ;-)

Come ho appena scritto in linea, Giorgia, io sono un suonatore.
Dilettante, schifoso, penoso quanto vuoi, ma sono un *collega*
:-)))
Quindi, poco *live* (credo di essere a 10, piu' o meno), tante esecuzioni,
ufficiali o meno.
Amore viscerale per i dischi.
Tutto quello che e' sotto il disumano, cioe' ho tutto quello che ha mai
cantato almeno una volta, 500 cose in tutto, tra cd, video, vinili, 45 giri,
cassette.
Lo suono, sempre, forse ogni giorno da 30 anni almeno.

e poi l'aspetto, anche quello gia' discusso, *artistico*
Io sono un insegnante di letteratura.
Non bravo, forse, ma professionista da 17 anni.
Quindi lo *leggo*, lo studio, cerco di capirlo, di entrare nelle metafore.

Viceversa, non lo adoro.
Esattamente come Fabio/Jokerman, non gli ho mai chiesto autografi, non mi
interesserebbe andare a cena con lui se mi dicessero che potra' parlarmi di
tutto tranne che delle sua canzoni.
 Il mio Bob Dylan e'  brutto, scarsino alla ritmica, quasi indecente alla
solista e (ma forse non dovrei dire *e*, dovrei dire *in quanto*) il piu'
grande cantautore di tutti i tempi.
Questo e' il mio Bob Dylan.

Beppe, Risposta a Jokerman, 18 05 2004


> >"figlio della piccola-media borghesia, nel ventesimo
> secolo, in the land of Coca-Cola spaccare il mondo con le sue visioni?"
> Bob non è venuto fuori dal nulla secondo me.Non si è svegliato una mattina
è
> ha spaccato il mondo con le sue visioni.
> Ha vissuto in un fertile contesto culturale/musicale/politico.
> Nelle sue canzoni c'è la visionareità della Bibbia(che aveva studiato)
> l'impegno politico(Greenwich Village) il folk(Guthrie) il blues nero delle
> origini, più in la il rock'n'roll(Beatles)la poesia e la
prosa(Beat).....etc
> Non è nato con l'arte nella testa, almeno io la penso così,
> ma la sua opera oltre che del talento è frutto delle situazioni che ha
> vissuto, del contesto in cui è vissuto oltre che dlla componente sempre da
> considerare, la fortuna.
> Non ha inventato dall'oggi al domani nuova arte, ha fuso,
> intrecciato in un meraviglioso equilibrio tanti aspetti della sua
> esperienza. Niente scuola.... Fusione di scuole.
> Si può definire insomma un predestinato. Il destino l'ha
chiamato....e...beh
> lui ha sapientemente risposto.


Ok, allora qui dissento dalla *Schola Fabiani* e mi accodo agli *ulissici*
:-)))
Io credo invece che, almeno in questo putno, almeno in quei cinque anni,
Dylan sia stato genio puro, altissimo, incomparabile, senza precedenti.
*hard rain* (scritta nel 61, SETTE AMMI PRIMA DELLA SORBONA e mentre lui ne
aveva VENTI!!!) e' assolutamente una cosa geniale, profezia pura e poesia
sublime.
Incredibile.
ma anche *rolling stone*, *desolation row*. *mobile*, e moltissime altre dei
'60.
Qualche anno in piu' ma sempre senza *maestri* (i Beatles??? Ok per la
musica, ma cosa dicevano?, Woody Guthrie???9  e senza precedenti, dai!


Beppe, risposta a Michele, 17 05 2004


> ora non posso quotare,
> se Tarantula NON è un libro M&A NON è un film,
> giusto Beppe?

Non intendevo che *tarantula NON e' un libro*
Intendevo dire esattamente il contrario.
Stavo dicendo a Giorgia, che mi pareva dicesse piu' o meno fosse sbaglaito
*leggere* M&A come se fosse un film, che non provasse a difendere Tarantula
dicendo che non e' un libro, perche' e' un libro eccome!
Problemi di comunicazione scritta.
------------------------------------------
*Non dirmi che ti piace perche' NON e' un libro!*
--------------------------------------------------
Questa era la mia frase, che andava letta come *non dirmi che ti piace
apportando come scusante il fatto che ti piace come affresco o come
provocazione o come fosse altro.......*


> Ecco che il NET, non piace a Beppe ma è arte, un'esperienza non
> paragonabile a nessuno nello scenario della musica moderna,
> il concetto dei trovatori, attualizato e adeguato ai tempi,
> con l'inquietdine di chi non trova pace, l'ebreo errante.
> Il net è arte? Con tutti i suoi cambiamenti?
> Si, per me sì,
> per te, Beppe?

Il NET non e' arte per me o per te.
E' arte e basta.
Perche' una tournee' di un artista che fa musica propria (oltretutto
reintrepretandola) e' arte punto e basta.
Io non ne sono un fan perche' la trovo una delle cose piu' deboli del Dylan
*live*.
Ma e' solo (qui si', certo) la mia opinione.
Che in questo caso non e' piu' valida della tua che sostieni NET > Rolling
Thunder.
E' discutibile se sia arte o no una tournee' di Casadei.
Non e' mai discutibile se sia arte o no  una tournee' di Dylan, anche la
peggiore pensabile.
Non e' discutibile se sia arte o no (perche' non lo e' mai) una tournee' di
assicuratori che illustrano i loro prodotti ai potenziali clienti.


PS
tutto quello che ho tagliato/non risposto era interessantissimo, non e' che
lo volessi snobbare.
L'ho salvato e se c'era qualcosa su cui gradivi un parere, dimmelo.
Ma preferisco fare un discorso alla volta.
:-)))