Discografia e recensioni
Giuseppe
Gazerro: Genesi (1979)
Krundaals: Krundaals EP (1984)
Krundaals: Chinatown (1985)
Giuseppe Gazerro: Prologo Per Un Progetto Pretenzioso (1986)
EGO: All The Pigeons In The Rain (1991)
All The Pigeons In The
Rain è un interessante demo inciso nel 1991 con gli EGO, cui il cantautore
pivese presenta una selezione di quattro brani dal repertorio di Bob Dylan:
Quinn The Eskimo, Shelter From The Storm, Absolutely Sweet Marie e Knockin' On
Heaven's Door. Il lavoro di produzione, all'ascolto appare adeguato, così come
le interpretazioni che presentano una buona ricerca strumentale e vocale.
Sentito oggi, rispetto alla sua produzione successiva, suona come un primo step
verso uno sviluppo completo delle sue capacità interpretative, tuttavia è non
si può non inchinarsi di fronte alla qualità del potente sound rock che domina
Shelter From The Storm e Absolutely Sweet Marie. Meno bene girano Knockin On
Heaven's Door e Quin The Eskimo legate troppo al sound degli anni 80.
EGO: Cristiani Battisti (1992)
Giuseppe Gazerro: Temi Sospesi (1996)
Il primo tentativo di
disco solista per Giuseppe Gazerro, Temi Sospesi, si realizza finalemente nel
1996 con Temi Sospesi. Prodotto e arrangiato con buona cura, il disco si snoda
attraverso nove brani che mettono in luce sin da subito il songrwiting di qualità
del cantautore pivese, che tuttavia fatica ad emergere a causa di un non
eccellente lavoro alla produzione. Composto prevalentemente in italiano, Temi
Sospesi presenta anche un brano in inglese How Can You See The Sun, che si
lascia preferire rispetto agli altri per un testo più diretto ed incisivo. Tra
i brani in italiano però non si può non segnalare Sangue e Piove, entrambe
seppur caratterizzate da un songwriting acerbo rappresentano un punto di
partenza saldo su cui il cantautore pivese svilupperà i suoi lavori futuri.
Biblica Boulevard: Biblica Boulevard (1999)
Biblica Boulevard, ha
rappresentato per la carriera di Giuseppe Gazerro una svolta importante, infatti
oltre ad aver acquisito a pieno la maturità come songwriter, il cantautore
pivese diventa parte integrante e motore propulsore di una band di grande qualità.
Al fianco di Gazerro che canta e suona il basso, troviamo infatti Devis
Battisti, dotato chitarrista dalla buona inventiva, Guido Tosello alla batteria
e una lunga serie di musicisti aggiunti che si alternano durante i vari brani.
Le canzoni di Biblica Boulevard, composte tutte in inglese ad eccezione di Kyrie
Eleison, presentano una scrittura di qualità ed arrangiamenti riusciti che
visti nel complesso compongono un disco di alt-rock che all'epoca avrebbe
meritato sicuramente un palcoscenico differente. Partendo dal rock serrato di
Boom Crash, introdotta da un bellissimo solo di chitarra elettrica, si
attraversano il sound sincopato e pulsante di Ancient, il rock ubriaco di Pop
Goes The Weasel fino a giungere Berwick Stret Market, una riuscitissima
scorribanda sonora dove si inseguono chitarre e percussioni. My Heart's
a-Pounding è il brano più riuscito del lotto infatti scava tanto nei territori
dell'alt-country quanto in quelli del rock cantautorale di cui si apprezzano a
pieno le sue influenze nel testo. Kyrie Eleison, come abbiamo detto l'unico
brano cantato in italiano, sembra un po' avulso dal contesto ma tuttavia va
apprezzata la ricerca strumentale e vocale operata da Gazerro per questo brano.
I brani successivi, Seventy Times Seven e Whitin The Regions Of The Air, non
fanno abbassare i toni del disco ma mantengono viva la carica elettrica del
disco che si chiude degnamente con la splendida Burn Baby Burn e l'energica Free
at Last.
Biblica Boulevard Revisited: Le Cose che Succedono e Le Cose che Sono (2002)
Se Biblica Boulevard
rappresenta per Gazerro una tappa fondamentale della sua carriera musicale, di
altrettanta importanza è Le Cose che Succedono e Le Cose che Sono. Innanzitutto
perché al fianco del cantautore pivese c'è una formazione "Revisited"
dei Biblica Boulevard ma soprattutto perché segna il passaggio ad un
cantautorato made in Italy. Se con l'inglese le cose giravano divinamente e
poteva sembrare una eccezionale base su cui costruire, con molto coraggio
Gazerro ha puntato ancora su se stesso e ha scommesso sui testi in italiano. La
scommesse nel complesso è da ritenersi vinta tuttavia i testi gravano in modo
eccessivo sulla musica che spesso tende ad essere troppo incollata nel
fraseggio. Ciò che va segnalato è però ciò che trasmette questo disco, al di
là dei dati tecnici che spesso lasciano il tempo che trovano, ogni nota di
questo disco sprigiona forza e convizione nel comuinicare, elementi questi che
nel rock italiano sembrano smarriti da tempo. I temi dei brani toccano
problematiche sociali come (Il sonno della ragione genera mostri o Il prete e il
deportato), o ad eventi che hanno cambiato il mondo che vanno dalle rivolte del
1968 a Ground Zero (Terra zero terra di zero e Taj Mahal). Una menzione
particolare la meritano lo swing sferragliante di Nessun peccato da confessare,
la poderosa resa rock di Quinn The Eskimo di Bob Dylan ed infine la conclusiva e
splendida title track, che evidenzia in modo incontrovertibile tutte le
potenzialità da songwriter di Gazerro.
Giuseppe Gazerro: Dylan Meeting 2003 (Live)
Ruvida incisione dal vivo estratta dal Dylan Meeting del 2003, in cui il
cantautore pivese presenta in versione acustica sette brani tratti dal
repertorio di Bob Dylan. Nonostante la registrazione "bootleg" il
sound è godibile e soprattutto vale la pena ascoltare le belle rese di Tangled
Up In Blue e di You're A big Girl Now.