…..che
morire da grandi, soldati
Allora
anche noi abbiamo partorito il nostro piccolo (mica tanto!) Miracolo
Italiano.
Ebbri
di una sbornia elettorale non ancora passata, i nostri governanti
hanno pensato bene di emulare il nostro *Grande Presidente Operaio* ed
hanno creato di piu’, molto di piu’.
Noi
abbiamo il *Primo Sindaco Muraro*.
(che
per chi non e’ avvezzo al gergo di Nebbiolandia significa *muratore*)
Memore
di quanto tutti noi quarantenni e suppia ( per i non-Padani, significa *ed
oltre*) protestavamo in modo civile e non contro i politici sempre seduti
in poltrona, ha preso cazzuola e stadia e si e’ messo lui a fare le
cose, porco càn, senza aspettare che diano il via quei ladroni di Roma,
che pensano ancora la capitale sia Roma e votano quei residuati bellici
del CDU.
Quindi
finalmente quel monumentaccio se ne andra’ dalla Piazza ed andra’ a
coprire quelle oscene botteghe di Via Gauslino; che se ne vadano tutte a
Piazzagrande, Sacramento!
(per
i terroni nati da Cavarzere in giu’, *sacramento* non e’ un’espressione
blasfema.
Sottintende
*Beato*, e’ copiato dall’inglese *goddam* che significa *Dio lo
fulmini* anche se non sembra.
La
*langue de Boss* ha sempre attinto dall’inglese, vedi *devolution*, *tax
day*, *ce l’ho piu’ duro io* (lo diceva sempre la Thatcher)
Ma
torniamo a noi, anzi ai nostri Caduti, ora Caduti ma Trasportati.
Dunque
saranno in una Via tutta per loro, non piu’ nelle mani di quei quattro
terroni dei mercatari ma in un posto dove potranno finalmente godere di
rispetto e di riposo, infatti non li notera’ piu’ nessuno.
E d’altro
canto e’ pur vero che dopo tutte quelle notti passate sul muretto del
Monumento (ti ricordi, Carlo?), si doveva pure aggiornare il carnet delle
ringhierette dove appoggiarsi per fare l’alba.
Adesso
ci sara’ anche quella di Via Gauslino ( e senza macchine, yuppiiiiiiiiii!!!);
per sedersi in Piazza bastera’, come sempre, fregare le sedie alla
Baracca e poi rimetterle a posto prima che passi il Metronotte a mettere
il marchio in sequenza su Monumento ai Caduti, Cinema Marconi e Cabina
Telefonica.
Tutti
e tre edifici alla memoria, a pensarci bene.
(ah,
la *Baracca*, per chi e’ nato quando *killer* non significava ancora
*assassino* ma il piu’ grande gelataio del dopoguerra, e’il bar che
ora ha assunto un nome piu’in linea con la linea *padana* di questa
amministrazione: *Night & Day*)
Vabbe’,
Requiescant In Pacem.
L’altro
giorno venivo da Madonna delle Grazie e dovevo andare in Via Gauslino,
appunto.
Ho
fatto un rapido calcolo: o 50 metri belli dritti ma con 1 milione di
pedaggio e una cinquantina di punti in meno sulla patente oppure un giro
siffatto: giu’ per l’Ospedale, via dritti per il Foro Boario,
sinistra, Piazza Serenissima, Via Roma, ecco…ci siamo…no, senso unico
ancora…giu’ per la Stazione delle Corriere, sinistra, ecco, ci sono…no….senso
unico, su ancora per Via DaMolin, sinistra e ci sono davvero.
Fantastico.
E
pensare che quei poveracci son morti per un paese che ha prodotto Cardano,
Valeri, Salmaso, i Krundaals… (^_^)
Un
paese che invece di pensare alla viabilita’, allo svincolo dei Vivai, ai
polmoni dei ViaScardovaresi, agli insediamenti abusivi, alla
microcriminalita’, ai Patronati che si svuotano e ai ragazzini che si
trovano negli Ipermercati, alle scuole che vengono sacrificate perche’
non *producono*, sposta il Monumento dei Caduti perche’ non sia
disturbato dal Mercato.
E
loro han perso tutto questo.
Sono
morti.
Sono
morti prima di vedere Castelli alla Giustizia, il *Presidente Operaio* a
Palazzo Chigi ed il loro monumento spostato in Via Gauslino.
Per
loro fortuna.
Giuseppe
Gazerro
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